La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne spiegata a scuola

“Le donne devono essere libere di essere libere”

(S. Mattarella)

Per sensibilizzare gli studenti nei confronti della violenza contro le donne si è pensato quest’anno, nei plessi della Scuola Secondaria di primo grado di Pieve Torina e Visso, di organizzare delle attività legate alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre.

Le insegnanti hanno prima spiegato perché la Giornata si verifica proprio questo giorno raccontando quindi la tragica storia delle sorelle Mirabal, uccise in un terribile attentato il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana per aver costituito un Movimento politico di protesta contro la dittatura. Erano soprannominate le farfalle per indicare il loro coraggio e la loro volontà di essere libere.

Si è parlato poi nelle varie classi della pittrice del ‘600 Artemisia Gentileschi, la prima donna ad aver denunciato uno stupro ma costretta, per questo, a subire la “tortura della Sibilla”.

Ad oggi, purtroppo, ancora sono molti i maltrattamenti e le violenze subiti dalle donne, e molto spesso avvengono anche quotidianamente all’interno delle mura domestiche. In classe quindi si sono fatti dei riferimenti a diverse ragazze sfigurate con l’acido come Valentina Pitzalis o Jessica Notaro e a due ragazze morte quest’anno, uccise dagli ex fidanzati: Giulia Tramontano che era anche incinta di sette mesi e Giulia Cecchettin che doveva laurearsi dopo pochi giorni.

Facendo delle ricerche in classe, si sono individuati finora nel 2023, 102 femminicidi avvenuti in Italia in maniera anche molto ravvicinata. Per dare aiuto e protezione alle donne vittime di soprusi, è stato creato un numero antiviolenza, attivo 24 ore su 24 , dal Dipartimento per le Pari opportunità: 1522.

Gli studenti si sono dimostrati molto interessati ed attenti agli argomenti trattati che riguardano un aspetto molto negativo della nostra vita di tutti i giorni. Hanno commentato i vari fatti con intelligenza e maturità e sono stati poi bravissimi ad elaborare vari cartelloni che riguardano la situazione del passato delle donne e la situazione odierna.

Nei cartelloni sono stati anche inseriti i simboli di questa Giornata, ideati da un’artista messicana di nome Elina Chauvet, ossia le scarpe e le panchine rosse che indicano il posto lasciato da tante donne vittime di violenze e maltrattamenti ed il colore rosso rappresenta il sangue versato da loro. In diverse città ed anche nei nostri paesi marchigiani si possono trovare, di solito nelle piazze, le panchine rosse per ricordare e riflettere su questi terribili episodi di violenza.

Gli alunni hanno poi successivamente spiegato ai compagni delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria i vari argomenti, facendo un’interessante ed approfondita lezione di educazione civica.

Gli alunni della Primaria, nei giorni precedenti, già avevano lavorato con le insegnanti sul tema, elaborando un cartellone con scritti tutti i nomi delle ragazze uccise quest’anno ed inserendo un simbolo gentile che dovrebbe essere regalato sempre alle donne in segno di rispetto: la rosa.

Gli studenti della Secondaria di Pieve Torina, invece, insieme agli insegnanti, si sono recati nella località Capecchiara dove c’è una “pankona” rossa, posizionata lì dal Comune ed inaugurata nel novembre del 2022 come simbolo di questa giornata. Anche loro hanno trattato dei vari argomenti, parlando agli alunni delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria che sono anche intervenuti con diverse riflessioni e commenti.

Bravi ragazzi, siete il nostro avvenire e rappresentate la speranza di un mondo futuro, migliore di quello di oggi.

Insegnante Francesca Vitali